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Pino è: concertone con i suoi «friends» al San Paolo

    (08 giugno 2017)

Sul palco gli artisti che hanno collaborato con lui italiani e internazionali

 

 

Ora è ufficiale, l’annuncio l’ha dato Carlo Conti, in diretta su Raiuno dall’Arena di Verona, durante i «Wind music award»: lo stadio San Paolo ospiterà il concertone-tributo a Pino Daniele nel giugno 2018. Immaginato da Ferdinando Salzano, manager del Nero a Metà all’indomani della sua scomparsa il 4 gennaio 2015, il memorial era stato più volte rimandato per problemi organizzativi, ma anche di asse ereditario, che ora sembrano risolti. Tanto che ieri la notizia è stata ribadita dalle pagine social della Pino Daniele Trust onlus, la fondazione gestita da Alex Daniele, figlio e personal manager del cantautore, che, senza aggiungere altre notizie, ha pubblicato una prima grafica dell’evento, che si intitolerà «Pino è». Tre silhouette disegnate del musicista che, da sinistra verso destra, viene ritratto in un viaggio a ritroso nel tempo, citando celebri scatti fotografici, sempre armato di chitarra: un’immagine recentissima, con i capelli corti, una ben più zazzeruta con la Paradis degli anni Novanta, una del periodo d’oro con il supergruppo verace, con i capelli scuri tenuti da una fascia.

Numerosissimi, condivisioni e commenti sul web testimoniano l’attesa per l’evento, con i più che vorrebbero conoscere data e cast. Salzano, Daniele junior e i loro collaboratori al momento preferiscono non dire di più, e nomi non escono nemmeno dal Comune e dal Calcio Napoli, a cui gli organizzatori si sono rivolti sin dal primo momento, ottenendo disponibilità e collaborazione. De Magistris è pronto a spendersi in prima persona per la riuscita dell’omaggio, in sintonia con le operazioni pinodanieliane messe in campo finora dal Comune.

La filosofia di fondo dello show dovrebbe essere quella di evitare passerelle alla Festivalbar di una volta: sul palco dovrebbero esserci quei colleghi che in vita hanno collaborato con il suonautore, un elenco lunghissimo, che potrebbe essere esteso anche ai suoi «friends» internazionali, da Noa a Pat Metheny e – e qui il sogno si fa davvero mega – Eric Clapton. In primis, Salzano sta sondando la disponibilità degli artisti della sua scuderia, la Friends and Partners: Francesco De Gregori, Zucchero, Renato Zero, Biagio Antonacci, Fiorella Mannoia, Francesco Renga, Mario Biondi. Proprio a Verona, dove Salzano ha dato l’avvio all’operazione, potrebbe aver sondato le disponibilità di altri artisti che sono stati partner di Pino, come Loredana Bertè, Giorgia, Eros Ramazzotti. Jovanotti, Claudio Baglioni, Gino Paoli, Laura Pausini, addirittura Vasco Rossi, oltre alla banda del suo supergruppo orfano di Rino Zurzolo (Senese, De Piscopo, Esposito e Amoruso) e ai nipotini napoletani (Clementino, Raiz, Rocco Hunt, i 99 Posse) potrebbero essere coinvolti. Come anche una grande orchestra e, si era mormorato in passato, un’orchestra di ragazzi dei quartieri a rischio partenopei. L’operazione, infatti, dovrebbe prevedere anche ricadute sociali e benefiche.

Intanto, le sezioni jazz e pop rock del Premio Nazionale delle Arti sono state intitolate al lazzaro felice e la Pino Daniele Trust onlus pagherà le borse di studio ai vincitori: le fasi finali jazzistiche si terranno il 16 e 17 giugno al conservatorio Verdi di Milano, quelle pop rock il 24 giugno al Teatro Romano di Benevento. Perché «Pino è», come dimostra giorno dopo giorno anche il moltiplicarsi di tributi in suo onore, di cover band che rilanciano il suo repertorio, di progetti documentari, teatrali, televisivi, editoriali.

 

di Federico Vacalebre

Tuscany Bay, il top creato da Pino Daniele

Il viaggio lungo i bagni della costa: ora al timone della struttura c’è il figlio Alessandro

 

Il top in Maremma. Tuscany Bay, sul tombolo della Giannella, a metà strada tra Argentario e Orbetello, ha appena compiuto due anni. È l’ultimo arrivato tra gli stabilimenti balneari maremmani. Una struttura esclusiva in un luogo incantevole, magico. La sua storia è nota: due amici che si incontrano: uno ristoratore, l’altro musicista. Si assomigliano, si annusano e alla fine iniziano un’avventura insieme. Stiamo parlando di Paolo Fantoni, già titolare del Cartello ad Ansedonia e del compianto Pino Daniele. Un progetto di successo, in crescita, in grado di rappresentare un traino per il turismo di tutta la zona sud della Maremma. Oggi, dopo la scomparsa di Pino, a portare avanti il progetto imprenditoriale è il figlio primogenito Alessandro Daniele. C’era una vecchia colonia marina, alla Giannella, un edificio degli anni Trenta, dove sono passati tanti bimbi di Orbetello, di Grosseto (ora anziani, molti defunti). Nel 2010 Paolo Fantoni e Pino Daniele presero in concessione la colonia dal Comune di Orbetello (18 anni), ristrutturandola e realizzando il Tuscany Bay.

Il nome l’aveva proposto Pino per dare all’operazione un tocco di internazionalità. I locali su cui si è lavorato – investendo cifre a cinque zeri – sono tre: un fabbricato principale di circa 160 mq, una ex tettoia di 140 mq e un ulteriore manufatto (le ex cabine) di 50 mq, più una pedana in cemento armato di 90 mq. Allo stabilimento è asservito un arenile di 1.500 mq, pulitissimo e con gli arredi perfettamente integrati, davvero irriconoscibile rispetto a cinque anni fa. All’interno del Tuscany Bay c’è il ristorante “Le Colonie” (chef Matteo Gradi) dove si fa cucina di alta qualità, con uno staff molto giovane: pesce in estate e una carta dei vini di prima qualità. A fianco c’è il “T- Bay Jazz bar”, dove si può gustare l’aperitivo in riva al mare, spesso con musica dal vivo. E poi la spiaggia con ombrelloni distanti, tende con servizio di ristorazione, pedane sulle dune e wi-fi libero. E ancora scuola di vela e di “paddle surf” (la pagaia in piedi).

Passare un paio d’ore qui, seppure con il taccuino in mano, rimette in pace col mondo. Si gode di una vista eccezionale. La cura dei dettagli non imbarazza, ma anzi rende piacevole e confortevole ogni momento: a partire dall’aperitivo, con cocktail di frutta sotto i gazebo- privacy. Va detto che il Tuscany Bay non è proprio per tutte le tasche. Qui si pagano 50 euro al giorno in media per un ombrellone con due lettini in tek, una sedia regista, cassapanca porta oggetti, parcheggio, doccia e servizio spiaggia. A metà giugno c’è stato il primo appuntamento del T-Bay Summer Live 2015, la prima serata senza l’artista partenopeo. Ad animarla è stato Nick The Nightfly, storico conduttore radiofonico di Radio Monte Carlo, con il suo programma “Monte Carlo Nights” e direttore artistico del tempio milanese del jazz Blue Note Milano.

«A prendere in mano la situazione – spiega il direttore del locale Pierluigi Civita – è stato il primogenito del cantante, Alessandro Daniele, quindi tutto continua con la famiglia del musicista». Lo spirito con cui è iniziata la nuova stagione è di grande entusiasmo proprio per rendere omaggio a chi nel locale ha investito e creduto molto”. «Andiamo avanti con il sogno di Pino Daniele – prosegue Civita – cercando di portare avanti con tutte le nostre forze quella che era l’idea del fondatore». E al cantante napoletano, ogni sera, al tramonto, viene riservato un tributo musicale. Al calar del sole il dj di turno mette il “Nessun dorma” di Pino. «Siamo partiti un po’ in ritardo – sono parole di Alessandro Daniele – ma stiamo facendo alcune correzioni di rotta e contiamo da ora alla fine dell’estate di recuperare terreno. Abbiamo un ricchissimo programma in spiaggia: il 24 luglio sarà la volta di una star internazionale come Sara Jane Morris. In programma per il 28 agosto una serata con radio Virgin che vedrà ospiti, fra gli altri, Marco Biondi».

Impossibile fare il conto dei vip passati da qui, in alcuni casi, come per Irene Grandi o altri ospiti del mondo della musica – dopo una giornata trascorsa in riva al mare – poteva capitare di vederli seduti al pianoforte o dietro a un microfono. E succederà ancora. Ci scommette Alessandro.

 

di Gabriele Baldanzi

Pino Daniele chiude il Nero a metà tour a Milano con Mario Biondi

Sul palco la band originale del 1980. Più di trent’anni dopo Pino Daniele riporta le canzoni di quello splendido album dal vivo. Ieri sera è stato l’ultimo concerto del tour: ecco le foto esclusive del musicista partenopeo e degli ospiti della serata

 

Si è chiuso ieri sera al Mediolanum Forum di Assago il “Nero a metà” tour di Pino Daniele, un’occasione unica per riascoltare le splendide canzoni di uno degli album più belli della discografia italiana, ancora oggi nella classifica dei “100 album più belli di sempre” di Rolling Stone Italia. Sul palco la band originale del 1980, composta da James Senese (sax), Gigi De Rienzo (basso), Agostino Marangolo (batteria), Ernesto Vitolo (piano), Rosario Jermano (percussioni) e, nel set acustico, Rino Zurzolo (contrabbasso), Elisabetta Serio (piano) e Tullio De Piscopo.

Un pubblico numerosissimo ha accolto l’artista partenopeo e la sua band per uno dei concerti italiani più belli del 2014. Sonorità geograficamente nate lontano da Milano, ma vicine agli spettatori presenti. «Il sound che portiamo sul palco» ha raccontato il musicista in una recente intervista «nasce direttamente da Napoli: anche se ora vivo a Roma, la mia città la porto sempre dentro, è inevitabile, il blues e la malinconia mediterranea vengono sempre fuori. Non escludo di scrivere un altro disco nel mio dialetto».
Un pubblico per gran parte, ma non solo, originario di Napoli e lo si capisce fin dall’attesa del concerto che trasforma il palazzetto in un piccolo stadio con l’orecchio teso verso gli ultimi momenti della finale della Supercoppa italiana di calcio.

Ospite speciale della serata milanese un amico di Pino Daniele, ovvero il cantante siciliano Mario Biondi, conosciuto per il suo timbro vocale inconfondibile per il quale è stato ribattezzato il Barry White italiano. Con lui «Je so’ pazzo» riacquista una nuova veste e una nuova interpretazione, tre le note bassissime di Biondi e il falsetto di Pino.
Grande chiusura per un tour meraviglioso, di quelli da non dimenticare.

 

 

di Pier Luigi Balzarini

Pino Daniele lunedì al Forum: «Sono ancora Nero a metà»

L’artista napoletano chiude il suo tour a Milano

 

Marchio di fabbrica di un sound a metà tra il blues dei neri americani e la musica popolare napoletana, «Nero a metà» è il simbolo della mescolanza, del meticciato sociale, culturale, artistico, ma soprattutto umano, di Pino Daniele. Il terzo disco del «mascalzone latino», dopo l’esordio genuino di «Terra mia» e la conferma dell’album omonimo del ‘79, quello di «Je so’ pazzo», ha dato il titolo al tour che termina lunedì 22 dicembre al Forum di Assago. «In questo live – spiega Pino Daniele – c’è tutta la mia storia musicale e verrà messa in evidenza l’identità dei suoni che hanno caratterizzato il mio percorso artistico. Il tour di “Nero a metà” è un tuffo nel suono vintage, in quella stagione ribattezzata “Neapolitan Power”, in cui ci ispiravano da un lato al black power, dall’altro alle nostre radici, per proclamare un’originalità artistica che paga ancora oggi».

In quest’ultima del tour, che avrà come guest star l’amico fraterno Mario Biondi (che duetta con lui in «A me me piace ‘o blues»), ci sarà la band originale del 1980 al completo, con James Senese al sax, Gigi De Rienzo al basso, Agostino Marangolo alla batteria, Ernesto Vitolo al piano, Rosario Jermano alle percussioni, mentre il set acustico vedrà sul palco Rino Zurzolo al contrabbasso, Elisabetta Serio al piano e Tullio De Piscopo alla batteria. «Io e gli altri musicisti ospiti – continua il 59enne cantautore napoletano – ci alterneremo sul palco e daremo vita a tante suggestioni. Dal rock al blues, dal funk al jazz, dalle sonorità latine a quelle più acustiche: racconteremo il disco, che suoneremo integralmente, e l’atmosfera magica del periodo in cui è stato scritto. Una dichiarazione di identità, una sorta di passaporto culturale, lontano anni luce da qualsiasi operazione nostalgica». Al centro dell’evento c’è la seconda vita di un disco appassionato, che ha fatto conoscere Daniele al grande pubblico, e un ritorno al blues partenopeo per non tradire le proprie radici musicali: «Il sound che portiamo sul palco nasce direttamente da Napoli: anche se ora vivo a Roma, la mia città la porto sempre dentro, è inevitabile, il blues e la malinconia mediterranea vengono sempre fuori. Non escludo di scrivere un altro disco nel mio dialetto».

 

 

di Paolo Carnevale

Sarà MARIO BIONDI, lo Special Guest lunedì 22 dicembre al Mediolanum Forum di ASSAGO-MILANO per l’ultima data di “NERO A METÀ”

 

Lunedì 22 dicembre PINO DANIELE sarà in concerto al Mediolanum Forum di Assago-Milano (via G. Di Vittorio, 6 – ore 21.00) per l’ultima data di “NERO A METÀ”. Ospite della serata sarà l’amico e collega Mario Biondi, con cui il cantautore napoletano ha duettato sul palco dell’Arena di Verona durante il concerto-evento dello scorso 1° settembre.

“NERO A METÀ” è un grande spettacolo dove saranno protagoniste tutte le canzoni contenute nell’omonimo terzo album di Pino del 1980, grandi successi da “Quanno chiove“, “Alleria“, “Voglio di Più“, “Nun me scuccià” al brano che dichiara la sua passione di sempre “A me me piace ‘o blues”.

Insieme all’artista la band composta dai musicisti che parteciparono alle registrazioni dello storico album: Gigi De Rienzo (basso), Agostino Marangolo (batteria), Ernesto Vitolo (piano, tastiere ed organo) e Rosario Jermano (percussioni).
…E non solo!

“NERO A METÀ” è un identità di suono ed in questi concerti ci sarà tutta la storia musicale di Pino grazie anche alle partecipazioni straordinarie di Tullio De Piscopo alla batteria e di James Senese al sax; tra Blues, rock, jazz, sonorità acustiche e l’immancabile tradizione napoletana, sul palco anche gli amici Rino Zurzolo (contrabbasso) ed Elisabetta Serio (piano).

I biglietti per “NERO A METÀ”, prodotto e organizzato da 55AVE Entertainment e F&P Group (in collaborazione con Radio Italia, la radio ufficiale del tour), sono disponibili online su www.ticketone.it, nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info biglietti: www.fepgroup.it).

Nero a Metà (1980) è l’album della consacrazione per Pino Daniele, simbolo di quel sound inconfondibile, diventato suo marchio di fabbrica in Italia e all’estero. Le melodie, la fusione tra tradizione partenopea, blues, rock e jazz hanno reso questo disco un pilastro della musica italiana, tanto che ancora oggi è nella classifica Rolling Stone Italia dei “100 album più belli di sempre” ed è stato premiato ai Music Awards 2014 come uno degli album che hanno lasciato un segno nella storia della musica italiana. Per celebrarlo, l’album è stato pubblicato da Universal Music Italia in una nuova edizione rimasterizzata “NERO A METÀ” Special Extended Edition, disponibile anche in doppio vinile da 180 grammi in edizione limitata e numerata in 1.000 esemplari. Il primo Lp contiene la versione rimasterizzata dell’album originale mentre il secondo Lp contiene i due preziosi brani inediti (“Tira A Carretta” e lo strumentale “Hotel Regina”) e i nove brani in versioni alternative e demo tratti dalle registrazioni originali, già contenuti nell’edizione in cd.

Pino Daniele ferma il tempo e rieccoci a Conegliano al 1980 di Nero a Metà

PINO, rieccoti qui. Ti avevamo lasciato sul lungomare di LIGNANO SABBIADORO il 7 agosto di quest’anno in un apprezzato concerto gratuito scivolato via con classe. Ora ti ritroviamo a CONEGLIANO dove, con una ideale macchina del tempo, ritorniamo indietro al 1980 quando facesti uscire quel NERO A META’ che sdoganò completamente la lingua partenopea (non stiamo a fare pretestuose distinzioni tra lingue e dialetti per l’amor di Dio), sino allora prigioniera di FUNICULI’ FUNICULA’ e di E TU VOLEV’A PIZZA C’A PUMMAROLA ‘N COPPA. Tu hai il merito di aver fatto approdare il napoletano in territori blues, rock, con contaminazioni jazz e, perché no, talvolta pure funky, dimostrandoti anche capace di capolavori melodici.

Nel preconcerto abbiamo indugiato ad ammirare la strumentazione a bordo palco, rendendoci conto tra l’altro che lo sforzo nella produzione di questo tour rievocativo non ha lasciato nulla al caso. Ed ecco il via al concerto, con una ventina buona di minuti di ritardo, per agevolare l’accesso di un pubblico in parte non arrivato per tempo. Ecco che escono i leoni, tutti i musicisti di allora: la base formata da PINO DANIELE (voce e chitarre), ERNESTO VITOLO (tastiere), GIGI DE RIENZO (basso), AGOSTINO MARANGOLO (batteria) e ROSARIO JERMANO (percussioni). E in più i preziosi regali di TULLIO DE PISCOPO (batteria), RINO ZURZOLO (contrabbasso), ELISABETTA SERIO (tastiere), JAMES SENESE (sax).

Il concerto riproporrà, nell’arco di due ore e venti minuti, una esecuzione non calligrafica (i brani sono mescolati e non in ordine esatto di pubblicazione sull’album originale) di tutte e 12 le tracce di NERO A META’, con l’aggiunta di nientemeno che 17 brani aggiuntivi. Una summa vera e propria della produzione di PINO DANIELE, dal TERRA MIA d’esordio che è del 1977.

Maxischermo, per proiettare qualche filmato ragionevolmente essenziale, ma soprattutto per inquadrare dettagli dei musicisti a beneficio degli spettatori più lontani. Ottimo l’impianto e la regia luci con qualche incertezza sonora all’inizio con il solito sottodimensionamento vocale e strumenti troppo in primo piano. Difetto prontamente rimediato.

Il tempo pare essersi bloccato. PINO DANIELE è incanutito ma sfodera il solito carisma e una padronanza chitarristica di spessore. TULLIO DE PISCOPO è il solito funambolico leone, JAMES SENESE spunta fuori a metà concerto sulle note della struggente CHI TENE ‘O MARE e incolla letteralmente gli spettatori alle poltroncine con le stilettate del suo sax. Molto bravi tutti gli altri con una comparsata di MARIO BIONDI che esegue un duetto con PINO (JE SO’ PAZZO) per poi proporre la sua recente SHINE ON (da SUN, album del 2013).

Insomma, per farla breve un concerto che lascia il segno per noi storici fan di PINO. I miracoli, si sa, accadono assai di rado, ma un concerto che ferma il tempo non è cosa da poco.

 

di Alberto di Caporiacco

Pino, "o guaglione", incanta Treviso

Folla e tifo da stadio a Conegliano per la partenza del tour del chitarrista napoletano con la sua band “storica”… e Mario Biondi

 

Sabato sera Pino Daniele e la sua band hanno trasformato per un paio d’ore la “piccola” Zoppas Arena di Conegliano nel mitico San Paolo di Napoli. Tifo da stadio e bagno di folla per l’ingresso del cantautore partenopeo che dal Nordest è partito per la sua mini tournée.

Con lui sul palco il sax di James Senese, le percussioni di uno scatenatissimo Tullio De Piscopo e, special guest della serata, la voce calda e profonda di Mario Biondi. Il concerto è una scaletta fitta fitta di 27 brani contenuti in “Nero a metà”, terzo album di Daniele uscito negli anni Ottanta.

Una filata senza respiro di successi come il manifesto “A me me piace ‘o blues”, la cantatissima “Quando”, l’inimitabile “‘Na tazzulella ‘e caffè”, l’inno “‘O scarrrafone” e l’intramontabile “Napule è” per il bis. Nel mentre passione, applausi, qualche battuta con il pubblico e grande musica con una band di eccezionali maestri. Il tributo finale dei duemila della Zoppas Arena è solo un assaggio di quello che lo attende, in casa, al PalaPartenope il 16 e il 17 dicembre prossimi.

 

di Alessia De Marchi

Daniele, festa con Biondi e De Piscopo

 

L’artista napoletano ripropone lo storico disco «Nero a metà» a Conegliano. Sul palco gli amici di sempre. Standing ovation per l’ultimo bis «Napule è»

 

Pino Daniele ripropone lo storico disco del 1980 “Nero a metà” alla Zoppas Arena di Conegliano. Con lui sul palco colleghi e amici da una vita dell’artista napoletano. Il concerto si può dividere in due parti. Una elettrica che si sviluppa su brani quali I say i’ sto ccà, A me me piace ‘o blues. Poi ecco arrivare i grandi ospiti. Il primo a entrare in scena è Tullio de Piscopo alla batteria che abbraccia calorosamente l’amico Pino. Poi tocca a Rino Zurzolo al contrabbasso. Insieme danno vita a un set acustico molto gustoso sui brani Na tazzulella ‘e cafe’ e Appocundria eQuando. E’ poi il momento di un altro ospite. La voce intensa di Mario Biondi si sposa bene con quella di Pino Daniele, assieme cantano l’intramontabile Je so’ pazzo seguita da un successo di Biondi, This Is What You Are. Entra in scena James Senese al sax. Con lui Daniele aveva mosso i primi passi negli anni ’70 nel mondo della musica nella formazione jazz-rock di Napoli Centrale. Il sound si fa più caldo con il sax di Senese sui pezzi storici di Nun me scuccia’ e Quanno Chiove e Io per Lei fino ad arrivare al momento finale del concerto con una super jam session sulle note di Yes I know my Way con tutti gli artisti che si erano avvicendati durante il concerto. Il congedo dal pubblico arriva con il bis della dolcissima Napule è. Gli spettatori toccati nell’animo rispondono con devozione con una standing ovation e e avvicinandosi al palco.

 

di Paolo Balanza

Pino Daniele racconta il «Nero a metà»

Il cantautore napoletano sabato a Conegliano riproporrà i disco del 1980. Mario Biondi ospite d’onore. «Voglio riportare sul palco un suono che non c’è più»

 

«Volevamo tornare a quel suono, a quelle canzoni con cui siamo riusciti a rompere le barriere tra Nord e Sud. Con la musica si riesce a fare quello che con altri mezzi sembra impossibile ». Pino Daniele spiega così la genesi della tournée legata al suo disco del 1980 «Nero a metà » che, dopo la data speciale all’Arena di Verona a fine agosto, ripartirà sabato dalla Zoppas Arena di Conegliano (Treviso, ore 21.30, ).

 

È stato il live in Arena che l’ha convinta a portare in tournée «Nero a metà»?

«Cantare in napoletano all’Arena di Verona è stato fantastico. È vero che ci aspettavamo un buon riscontro di vendite, ma ci ha veramente sorpreso quanto il pubblico fosse caldo e appassionato. Da lì abbiamo pensato che potessimo tenere alcuni concerti in giro per l’Italia ».

 

Il concerto in Arena diventerà un album live?

«Ho fatto tanti di quei dischi che penso non abbia molto più senso registrare concerti. Ora sto lavorando su materiale inedito e spero che un nuovo disco possa uscire il prossimo anno. Credo sarà un album acustico».

 

Che concerto sarà quello di Conegliano?

«L’idea è quella di riportare sul palco un suono che non c’è più, legato al disco “Nero a metà”. Per questo ho chiamato quei musicisti che con me hanno condiviso quel percorso: ci sarà la band storica con cui ho registrato l’album nel 1980 e altri amici come Tullio De Piscopo alla batteria e James Senese al sax».

 

Ci saranno ospiti diversi per ogni data, a Conegliano chi vedremo?

«Ci sarà l’amico Mario Biondi e magari qualche ospite che preferisco non annunciare in anticipo».

 

«Nero a metà» è stato ripubblicato con inediti, demo e versioni alternative. Riprendendo in mano quel materiale, c’è qualcosa che l’ha sorpresa?

«Certe cose le avevo proprio rimosse. Ascoltandole con un orecchio maturo ho scoperto che avevamo scartato alcune idee interessanti, così mi è piaciuta l’idea di portare alla vita qualcosa che non aveva mai visto la luce. È stato bello realizzare un doppio Lp come questo».

 

Quanto è stato importante «Nero a metà» per la sua musica?

«Per me è stato importantissimo. In quel periodo non capivo quale sarebbe stato il percorso che stavo intraprendendo, ma è iniziato tutto da lì, con “Nero a metà” abbiamo dato vita a canzoni napoletane e moderne al tempo stesso».

Quando ha capito che questo disco era diventato un classico?

«L’ho capito molto dopo. Quando ho visto gli approfondimenti di Rolling Stone e quando il disco è andato bene anche all’estero. Con “Nero a metà” avevo voluto calcare la mano sulla cultura nera, africana, sul blues, unito al nostro modo di essere mediterranei».

 

C’è una canzone su tutte a cui è particolarmente legato?

«Ognuna ha avuto una vita propria e ha saputo brillare di luce propria. Quella alla quale sono più affezionato è “Appocundria”, che è più vicina alle cose che faccio oggi e contiene già una melodia spagnoleggiante».

 

 

di Francesco Verni

MARIO BIONDI Special Guest della prima data di “NERO A METÀ” il 6 dicembre a Conegliano (TV)

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Il 6 dicembre PINO DANIELE sarà in concerto alla Zoppas Arena di Conegliano (TV – Viale dello Sport, 2 – ore 21.00) con “NERO A METÀ”.Ospite della serata sarà l’amico e collega MARIO BIONDI, con cui il cantautore napoletano ha da poco duettato anche sul palco dell’Arena di Verona durante il concerto-evento dello scorso 1° settembre.

“NERO A METÀ” è un grande spettacolo dove saranno protagoniste tutte le canzoni contenute nell’omonimo terzo album di Pino del 1980, grandi successi da “Quanno chiove“, “Alleria“, “Voglio di Più“, “Nun me scuccià” al brano che dichiara la sua passione di sempre “A me me piace ‘o blues”.

Insieme all’artista la band composta dai musicisti che parteciparono alle registrazioni dello storico album: Gigi De Rienzo (basso), Agostino Marangolo (batteria), Ernesto Vitolo (piano, tastiere ed organo) e Rosario Jermano (percussioni).

…E non solo!

“NERO A METÀ” è un identità di suono ed in questi concerti ci sarà tutta la storia musicale di Pino grazie anche alle partecipazioni straordinarie di Tullio De Piscopo alla batteria e di James Senese al sax; tra Blues, rock, jazz, sonorità acustiche e l’immancabile tradizione napoletana, sul palco anche gli amici Rino Zurzolo (contrabbasso) ed Elisabetta Serio (piano).

I biglietti per le date di “NERO A METÀ”, prodotto e organizzato da 55AVE Entertainment e F&P Group (in collaborazione con Radio Italia, la radio ufficiale del tour), sono disponibili online su www.ticketone.it, nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info biglietti: www.fepgroup.it). La data di Conegliano di “NERO A METÀ” è organizzata da AMC EVENTI E COMUNICAZIONE e ENTERPRISE 8.

Nero a Metà (1980) è l’album della consacrazione per Pino Daniele, simbolo di quel sound inconfondibile, diventato suo marchio di fabbrica in Italia e all’estero. Le melodie, la fusione tra tradizione partenopea, blues, rock e jazz hanno reso questo disco un pilastro della musica italiana, tanto che ancora oggi è nella classifica Rolling Stone Italia dei “100 album più belli di sempre” ed è stato premiato ai Music Awards 2014 come uno degli album che hanno lasciato un segno nella storia della musica italiana. Per celebrarlo, l’album è stato pubblicato da Universal Music Italiain una nuova edizione rimasterizzata “NERO A METÀ” Special Extended Edition, disponibile anche in doppio vinile da 180 grammi in edizione limitata e numerata in 1.000 esemplari. Il primo Lp contiene la versione rimasterizzata dell’album originale mentre il secondo Lp contiene i due preziosi brani inediti (“Tira A Carretta” e lo strumentale “Hotel Regina”) e i nove brani in versioni alternative e demo tratti dalle registrazioni originali, già contenuti nell’edizione in cd.

Quest’anno PINO DANIELE ha ricevuto il “Premio Mediterraneo Arte e Creatività 2014”, considerato tra i più importanti al mondo, per aver coniugato contaminazioni culturali e musicali, identificando nella cultura mediterranea quel mix di sound e di passione che costituiscono la base fondamentale della sua arte.